03 aprile 2024

I successi di 24ORE Business School: dal master a HR Director con Alessandro Tiberi

Scopri la storia professionale di un ex studente della nostra scuola. Ecco come il master ha influito sul suo iter professionale.

Alessandro Tiberi, romano classe 1984, ci racconta il suo percorso nelle risorse umane, dopo la formazione in 24ORE Business School, un diploma in ragioneria e una laurea specialistica in Ingegneria Gestionale.

Alessandro, di cosa ti occupi oggi e qual è il tuo percorso professionale?

Oggi lavoro come International HR Director di Konecta, società multinazionale con oltre 120.000 dipendenti e presenza in più di 20 paesi tra Europa e Latino America.

La mia esperienza nel mondo HR inizia circa 15 anni fa: dapprima nel mondo della consulenza in Michael Page, poi nell’area Talent&Acquisition, Training & Employer Branding, per poi muovermi nel ruolo di Corporate HR Business Partner nella società WeBuild, settore Contruction, ampliando sempre di più il raggio di azione e il mio spettro visivo a livello internazionale, successivamente in Recordati (settore farmaceutico) e dal 2019 in Konecta.

Ho sempre lavorato in società multinazionali, in diversi settori, e ritengo che questo mi abbia permesso nel tempo di acquisire una adeguata visione e gestione della complessità, organizzativa e di processi.

Raccontaci come il Master conseguito alla 24ORE Business School ha contribuito alla tua formazione?

Ho deciso a fine 2018 di iscrivermi al Master in Strategic HR Management, coordinato dal prof. Paolo Iacci. Ho scelto di farlo per un motivo semplice: non smettiamo mai smettere di imparare. Chi pensa di aver già imparato tutto, è perduto! Nel nostro lavoro, come in tutti gli altri, essere al passo con i tempi, parlare e confrontarsi con esperti, colleghi e docenti, è un fattore chiave per il successo individuale e delle società per cui lavoriamo e lavoreremo.

Questo in sintesi ciò che mi ha dato il master: imparare cose nuove, conoscere professionisti, mettersi in discussione.

Qual è stata la forza del Master?

Senza dubbio, la forza del master è stata nel coordinamento della didattica e nella esperienza consolidata dei docenti e testimonial aziendali, con i quali si è potuto approfondire ambiti concreti del nostro lavoro: dalle relazioni sindacali al costo del lavoro, dalla selezione alla formazione, dalla performance alla compensation. Tutto in un intenso e colorato viaggio di sei mesi al fianco di colleghi di studio eccellenti.

Perché e a chi consiglieresti questo percorso?

Ai curiosi, a coloro che desiderano aggiungere valore alla propria professionalità, che credono nella formazione continua e nel fatto che le competenze sono altresì dinamiche e non statiche, e che necessitano di continui stimoli. Lavorare in ambito HR è una opportunità davvero unica, perché ci permette di essere al centro dell’organizzazione di una società, sia essa di piccole o grandi dimensioni. E proprio per questo possiamo fare la differenza.

Investendo nelle nostre capacità, possiamo davvero essere attori e protagonisti del cambiamento che ogni azienda vive costantemente.

Cos’è per te il successo? Di quali ingredienti si compone dal tuo punto vista?

Carpe Diem direbbe qualcuno. Io credo fortemente nel fatto che siamo noi artefici del nostro successo. Ed è con questa consapevolezza che possiamo davvero credere che il futuro del nostro successo sia nelle nostre mani. Nella mia carriera ho vissuto momenti bellissimi, ma alcuni anche molto difficili. Eppure la determinazione, la voglia di non arrendersi mai, la curiosità, e la passione per il mio lavoro mi hanno sino ad oggi permesso di raggiungere risultati ambiziosi, che mai avrei potuto immaginare prima.

Ritieni di aver raggiunto il successo?

Ritengo di aver fatto passi da gigante. Ma il successo non lo definisco solo in base al ruolo importante che ricopro oggi a poco meno di un mese dai miei 40 anni.

Il successo è un insieme di ingredienti, che abbracciano le nostre sfere professionali, personali e umane. Dobbiamo puntare al successo delle nostre vite, senza mai pensare di averlo raggiunto pienamente.

Ci sono degli errori grazie ai quali sei diventato il professionista di oggi?

Certo che sì. Ed è stato anche grazie ad alcuni di essi che oggi sono qui a parlare della mia esperienza. Uno dei più grandi insegnamenti ricevuti dai miei errori è quello di essere paziente, non reagire di impulso, anche quando lo stress e la tensione dei risultati è forte. Avere la capacità di contare fino a 10 (a volte anche di più), fermarsi e pensare: ragionare.

Ciò permette di attuare scelte lucide e adatte a tutti i problemi che ci troveremo ad affrontare.

Nel tuo percorso professionale e umano c’è o c’è stata una persona o un personaggio fonte d’ispirazione? Insomma, chi è il tuo modello di successo?

Mi piace citare R.W. Emerson nella sua celebre frase “la ricompensa per una cosa ben fatta, è averla fatta”. Questa citazione sin da quando ero all’università, ha rappresentato il mio modo di essere, agire e comportarmi, sia nella mia vita professionale, che personale.

Condividi con noi il tuo sogno lavorativo?

Il mio è un sogno piuttosto semplice a dirsi, difficile a trovarsi: avere sempre la possibilità di lavorare su sfide nuove, che mi portino e mi costringano ad andare sempre oltre la mia zona di confort. E’ lì, oltre il limite, che si può davvero crescere.


Dai uno sguardo a tutta la nostra offerta formativa dedicata all'area tematica HR, Lavoro e Sviluppo Manageriale.


Autore: Maria Teresa Melodia, Head of Digital Content e giornalista professionista



Leggi di più

Altre news che potrebbero interessarti