20 giugno 2025
Il futuro della leadership finanziaria passa dal CFO Award: il 9 luglio la cerimonia in 24ORE Business School
Mercoledì 9 luglio, ore 17:30 , l’Auditorium di 24ORE Business School in via Monte Rosa 91 a
...Il centro sportivo del futuro è un luogo che abbraccia l'innovazione, la flessibilità e l'inclusività. È un ambiente che si evolve insieme ai suoi clienti, offrendo esperienze coinvolgenti, strumenti avanzati e un sostegno costante nel percorso verso il benessere e l'eccellenza sportiva. Ne abbiamo parlato con Matteo Gerli, Founder di 5ive Sport Consulting, di Enjoy Company Srl, e docente di 24ORE Business School.
Passione, innovazione, polifunzionalità e soprattutto le persone. Questi solo alcuni degli ingredienti base per aprire il centro sportivo del futuro, quello che non guarda più al semplice allenamento dei propri clienti, ma che mette al centro le persone, interagisce con loro e le accoglie a 360 gradi, proponendo una gamma di servizi sempre più ampia. L’obiettivo principale? Vendere benessere su ampia scala, coinvolgendo non solo il cliente ma tutta la sua famiglia. Il centro deve essere in grado di rispondere a bisogni sempre più vasti, diventare quella “seconda casa” di cui ogni cliente sente l’esigenza, per tenersi in uno stato di salute sia fisica che mentale, essere un luogo pieno di persone di cui fidarsi e un ambiente accogliente che permetta al cliente di ricevere ciò di cui ha bisogno.
Tutto ciò non solo è possibile ma anche realizzabile. Stiamo parlando di polifunzionalità e multisettorialità. Il cliente di oggi non si accontenta più di fare un abbonamento in palestra o in piscina, vuole tanto altro. In un mondo in cui il concetto di socialità ha preso il sopravvento, anche grazie alla massiccia presenza dei social network, il cliente cerca un luogo in cui fare amicizia, condividere esperienze e, soprattutto, che risponda in breve tempo ai suoi bisogni. Ecco che invece di spendere 300 euro all’anno in una palestra low cost, sceglie di investirne il doppio in un centro dove sa di poter aver accesso a molteplici servizi, come un centro medico riabilitativo, un bar aperto 7/7 per un pranzo veloce prima del lavoro, un luogo in cui lasciare i figli quando le scuole sono chiuse, permettendogli di andare al lavoro tranquillo, uno spazio dedicato al relax e un ambiente dove praticare qualcosa di ludico.
Il centro sportivo del domani è flessibile, versatile, aperto a tutti, cresce insieme ai suoi clienti e alle loro esigenze. Un centro sportivo che sa rispondere rapidamente a tutto questo supererà più facilmente eventuali crisi economiche. Basta dare uno sguardo ai danni causati dalla recente pandemia Covid. Hanno dovuto chiudere la propria attività tutti coloro che avevano incentrato il proprio business su un solo settore, la palestra così come la piscina; la chiusura forzata dell’impianto e il conseguente rimborso ai clienti a mezzo voucher hanno purtroppo inferto il “colpo di grazia” alle strutture. Rimborsare senza incassare, è insostenibile per chiunque.
Porte aperte per coloro che, invece, in tempi non sospetti, hanno deciso di investire in settori un tempo meno convenzionali, oggi quasi indispensabili, come ad esempio i centri medico- fisioterapici. Oggi, infatti, investire in un centro medico è una garanzia; basti prendere in considerazione alcuni fattori: l’aumento della richiesta di visite specialistiche e trattamenti privati dovuto ai tempi biblici della sanità pubblica, la diffusione di società welfare aziendali che puntano sul settore medico, così come delle assicurazioni mediche, l’aspetto psicologico legato alla sicurezza di avere un riferimento medico quasi sempre disponibile. Questo rappresenta solo uno dei molteplici esempi che possono essere citati, forse il più classico.
Per citarne altri, potremmo ad esempio porre l’accento sull’importanza di introito nel periodo estivo, quando, notoriamente, la frequenza e l’affluenza calano e si rimanda tutto a settembre. Uno dei motivi riguarda un’esigenza familiare, e in questo caso possiamo svolgere un’analisi su un duplice aspetto:
da un lato, le attività proposte a calendario subiscono una battuta di arresto, molti non possono più garantire una frequenza continuativa ai corsi perché tra scuole chiuse e ferie, si è costretti a fare delle scelte ponderate. C’è chi poi d’estate ha meno voglia di allenarsi al chiuso o chi approfitta delle belle giornate per uscire più spesso; ne consegue che la pianificazione di proposte deve essere oculata per evitare costi - di risorse e spazi - che difficilmente verrebbero” ripagati”, a causa della frequenza decisamente inferiore rispetto alla full capacity. Ricordiamo che istruttori, elettricità e gas non costano meno se ci sono meno persone che frequentano.
Dall’altro lato, però, è possibile sfruttare il momento con proposte differenti, come ad esempio i campi estivi. Consideriamo la situazione: le scuole chiudono a metà giugno, per tre mesi, e i genitori sono in difficoltà. Negli anni sono sempre meno coloro che scelgono di portare i figli all’oratorio in cerca di qualcosa di più stimolante, diversificato e qualificato, senza considerare che spesso, oratori e centri estivi comunali, non coprono tutto il periodo necessario. Ecco, quindi, cosa significa essere proattivi, capire per tempo quali sono le criticità e agire di conseguenza per trasformarle in un punto di forza e guadagno. Ed è anche in questo senso che il centro sportivo del futuro segue le famiglie in toto e risponde alle loro esigenze, diventando il punto di riferimento dell’intera comunità.
Frequentare un centro sportivo significa trovarvi tutto ciò che occorre, trovarsi bene, portarci i propri figli, condividere questa esperienza con parenti e amici, trascorrere insieme del tempo di qualità.
È importante, tuttavia, sottolineare che passaparola e gamma di servizi sono solo una parte del lavoro: il cliente va seguito e coccolato dal momento in cui varca le porte del centro fino a tutti gli anni a venire, deve insomma essere felice e stabilire una relazione tale da non considerare mai l’opportunità di lasciare. Soprattutto è importante seguirlo sinergicamente tra più settori, garantendo al cliente un’esperienza completa e al centro la garanzia di un facile cross-selling.
Il lavoro trasversale sullo stesso cliente è vantaggioso senza alcun dubbio: permette, da un lato, di farlo sentire importante, dall’altro, aumenta la sua fiducia verso il centro e il suo staff, percependo cura e ascolto, in un “do ut des” che permetterà al cliente di non sentirsi mai soltanto un numero.
Il centro del futuro, in definitiva, è un’azienda che conta al suo interno altre piccole aziende che hanno davanti un progetto di sviluppo, producono e vendono servizi, interagiscono tra di loro, tengono il cliente stretto, ricordandosi sempre che è fondamentale far nascere e mantenere il rapporto di fiducia. Se manca il valore umano, difficilmente si andrà lontano.
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