Tax & Legal

25 ottobre 2021

Da avvocato a Business Partner: l’evoluzione del giurista

Digitalizzazione, organizzazione e sostenibilità: le tre macro aree su cui agire con efficacia per rispondere alle nuove esigenze del mercato Tax & Legal

Durante l'ultimo evento digitale Tax & Legal Day, che si è tenuto il 20 settembre 2021 si è parlato di come alle nuove esigenze del mercato, alle nuove tecnologie e alle normative europee si devono affiancare delle forti conoscenze in ambito Information Technology e di sostenibilità. A questo ovviamente non si possono dimenticare la relazione con aziende internazionali, dove la lingua inglese gioca un ruolo chiave.

Figure non semplici da trovare a cui spesso, ai buchi occupazionali, si contrappongono i buchi delle competenze richieste che si presentano sempre più specifiche.

Alessandro Renna, Founder & CEO di 4CLegal, ha posto l’accento sugli strumenti da fornire ai giovani di oggi per la costruzione di un proprio futuro, poiché è evidente che oggi la mera competenza tecnica sia data per scontata dalle imprese. In quest’ottica, due dati ci hanno messo di fronte alla rapidità con cui vediamo passare sotto agli occhi le variazioni attuali: il World Economic Forum mostra come il 65% dei bambini che oggi fanno le elementari farà un lavoro di cui oggi non conosciamo l’esistenza, mentre una ricerca più recente di Ernst & Young, Manpower e Pearson segnala che l’80% dei lavori del 2020, nel 2030 avrà subìto dei cambiamenti importanti.

Dinanzi a dati di questo calibro, è chiaro che i professionisti sono chiamati a un costante aggiornamento, cui uno scenario formativo in grado di tener conto delle trasformazioni odierne, deve rispondere. La figura del giurista oggi è dotata di competenze tecniche, a cui mancano tuttavia delle conoscenze tecnologiche, sull’organizzazione dei processi e linguistiche.

Il pericolo è che a causa di queste carenze, l’avvocato venga automaticamente escluso dai cambiamenti che stanno attraversando la società, rendendolo inoltre tagliato fuori dalle nuove esigenze del mercato. Per poter agire con efficacia, un giurista deve, innanzitutto, essere orientato a supportare lo sviluppo del business dell’azienda, che passa attraverso tre macroaree: la digitalizzazione, l’organizzazione e la sostenibilità.

Il tema della digitalizzazione rappresenta la base per elaborare delle strategie: se da un lato la sfida posta dall’informatica è quella d'individuare quali categorie del diritto si possono applicare alla tecnologia, dall’altro, il corretto utilizzo dell’IT consente di gestire sia la propria agenda, che di poter soddisfare le necessità dei propri clienti.

Per quanto riguarda poi l’organizzazione, bisogna tener conto che gli studi legali diventeranno sempre di più delle vere e proprie aziende. Va ripensata la struttura: non parliamo più di microstrutture, ma di un’organizzazione che abbia al proprio interno delle sezioni ben definite: quella dedicata al marketing, alla privacy o alla HR. Ogni divisione, mostrando una sinergia unitaria interna, sarà in grado di rassicurare il cliente, mostrando allo stesso tempo i propri ambiti di specializzazione. Inoltre, il giurista deve assumere il ruolo di business partner, ovvero un professionista per tutti gli aspetti manageriali legati alla finanza: da saper leggere un bilancio ad avere le nozioni per poter confrontarsi con i colleghi in termini di business.

Infine, la sostenibilità è un argomento che valorizza i fattori ESG - Environmental, social and corporate governance - nella misura in cui alla base delle imprese non ci sia solo l’idea di perseguire un profitto, ma anche di occuparsi dell’intero ambiente in cui opera, della comunità e della governance dei suoi processi. Oggigiorno, la visione della sostenibilità in conflitto con l’esigenza di ottenere dei ricavi è ormai sorpassata, poiché gli investitori sono maggiormente propensi a investire in tutte quelle organizzazioni che hanno un più alto riguardo verso questo fattore. Per esempio la buona governance dei processi, elemento portante della triade ESG e quindi della sostenibilità, è fondamentale non solo per evitare sanzioni e rischi operativi ma anche, propositivamente, per creare una solida reputazione dell’azienda nel suo mercato di riferimento. I tempi attuali dimostrano che i consumatori scelgono, a parità di servizi offerti, le imprese che hanno attenzione alla sostenibilità, in quanto consapevoli che andranno a ridurre gli impatti negativi verso l’ecosistema. Gli stessi giovani, in linea con quanto affermato, nel loro percorso professionale privilegiano delle realtà che comprendano al loro interno l’obiettivo di portare dei vantaggi e dei benefici alle comunità.



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