15 aprile 2024
Master in Business Administration, cos'è e perché è importante per la tua carriera
Leggi l'approfondimento di Fabio Papa , docente di economia presso 24ORE Business ...
Durante l'ultimo evento digitale Tax & Legal Day, che si è tenuto il 20 settembre 2021 si è parlato di come alle nuove esigenze del mercato, alle nuove tecnologie e alle normative europee si devono affiancare delle forti conoscenze in ambito Information Technology e di sostenibilità. A questo ovviamente non si possono dimenticare la relazione con aziende internazionali, dove la lingua inglese gioca un ruolo chiave.
Figure non semplici da trovare a cui spesso, ai buchi occupazionali, si contrappongono i buchi delle competenze richieste che si presentano sempre più specifiche.
Alessandro Renna, Founder & CEO di 4CLegal, ha posto l’accento sugli strumenti da fornire ai giovani di oggi per la costruzione di un proprio futuro, poiché è evidente che oggi la mera competenza tecnica sia data per scontata dalle imprese. In quest’ottica, due dati ci hanno messo di fronte alla rapidità con cui vediamo passare sotto agli occhi le variazioni attuali: il World Economic Forum mostra come il 65% dei bambini che oggi fanno le elementari farà un lavoro di cui oggi non conosciamo l’esistenza, mentre una ricerca più recente di Ernst & Young, Manpower e Pearson segnala che l’80% dei lavori del 2020, nel 2030 avrà subìto dei cambiamenti importanti.
Dinanzi a dati di questo calibro, è chiaro che i professionisti sono chiamati a un costante aggiornamento, cui uno scenario formativo in grado di tener conto delle trasformazioni odierne, deve rispondere. La figura del giurista oggi è dotata di competenze tecniche, a cui mancano tuttavia delle conoscenze tecnologiche, sull’organizzazione dei processi e linguistiche.
Il pericolo è che a causa di queste carenze, l’avvocato venga automaticamente escluso dai cambiamenti che stanno attraversando la società, rendendolo inoltre tagliato fuori dalle nuove esigenze del mercato. Per poter agire con efficacia, un giurista deve, innanzitutto, essere orientato a supportare lo sviluppo del business dell’azienda, che passa attraverso tre macroaree: la digitalizzazione, l’organizzazione e la sostenibilità.
Per quanto riguarda poi l’organizzazione, bisogna tener conto che gli studi legali diventeranno sempre di più delle vere e proprie aziende. Va ripensata la struttura: non parliamo più di microstrutture, ma di un’organizzazione che abbia al proprio interno delle sezioni ben definite: quella dedicata al marketing, alla privacy o alla HR. Ogni divisione, mostrando una sinergia unitaria interna, sarà in grado di rassicurare il cliente, mostrando allo stesso tempo i propri ambiti di specializzazione. Inoltre, il giurista deve assumere il ruolo di business partner, ovvero un professionista per tutti gli aspetti manageriali legati alla finanza: da saper leggere un bilancio ad avere le nozioni per poter confrontarsi con i colleghi in termini di business.
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