19 aprile 2023

Sostenibilità ambientale: perché non si può perdere più tempo

Includere nelle strategie di crescita la sostenibilità è un vantaggio competitivo per le aziende. Un business che metta al centro delle proprie scelte la sostenibilità è considerato più affidabile, meno rischioso e genera valore nel lungo periodo.

Grazie a questa lettura potrai scoprire perché essere sostenibili rappresenta oggi non solo una necessità in termini di risorse e sopravvivenza del pianeta, ma anche un’opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire.


Cosa significa sostenibilità ambientale 

Aumento della popolazione, sviluppo industriale e urbanizzazione sono i fattori che hanno maggiormente determinato l’urgenza e la necessità di dedicarsi alla questione relativa alla salvaguardia dell’ambiente. La sostenibilità ambientale è un tema che ci riguarda come individui e come società, e oggi più che mai è fondamentale coglierne l’importanza e capire perché non sia più possibile perdere altro tempo.

Sostenibilità ambientale significa soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di salvaguardare le loro necessità. É fondamentale, in questo senso, riuscire a trovare un equilibrio tra le nostre esigenze attuali e l’urgenza di proteggere l'ambiente per le generazioni che verranno dopo di noi. 

La maggior parte delle attività umane ha, purtroppo, un impatto negativo sull'ambiente. Basti pensare all'emissione di gas serra, alla deforestazione, alla produzione di rifiuti tossici e alla conseguente distruzione degli ecosistemi naturali. Queste problematiche sono diventate talmente gravi da rappresentare una minaccia per la sopravvivenza del pianeta e delle specie che lo abitano. 

Lo scenario 

A partire dal periodo del lockdown fino a oggi, il nostro Paese ha registrato per la prima volta una crescita del Pil pari all’1% rispetto al periodo di riferimento gennaio-marzo 2022, e una crescita del 4,6% rispetto a quanto accadeva prima del Covid, nel periodo gennaio-marzo 2021. Gli economisti stanno guardando a questa crescita con molta attenzione, soprattutto in ottica europea, dovei nostri partner tendono solitamente a precederci. 

Secondo i dati, a giugno 2022 l’occupazione ha registrato un incremento di 116 mila lavoratori a tempo indeterminato e il tasso di occupazione ha toccato il massimo, cosa che non avveniva dal lontano 1977. Ma quali sono i fattori che determinano questi cambiamenti? 

Dal punto di vista del clima, si stima che nello scenario in cui la temperatura media del pianeta aumentasse di oltre 2 gradi centigradi, il Pil in Europa diminuirebbe del 7,7%. Il cambiamento in corso ha infatti già prodotto un rallentamento della crescita delle principali colture, tra cui mais, riso e grano: il loro prezzo potrebbe crescere tra il 75% e il 90% entro il 2030. Abbiamo visto tutti come la siccità della stagione appena conclusa abbia provocato una riduzione consistente di tutte le produzioni agricole italiane [Carbon Almanac, a cura di Seth Godin, p. 122-123, ROI Edizioni 2022]. 

Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, ovvero l’ente delle Nazioni Unite che analizza lo stato delle conoscenze scientifiche, tecniche e socioeconomiche sul cambiamento climatico, il totale netto delle emissioni di gas serra di origine antropica ha continuato ad aumentare, e la media annua delle emissioni di gas serra nel periodo 2010-2019 è stata superiore a quella di qualsiasi decennio precedente [IPCC Sixth Assessment Report, aprile 2022].

L’Italia è al secondo posto nell’Unione Europea se si considera la quantità delle morti premature per cause legate all’inquinamento, ed è solo uno dei molteplici dati che ribadiscono la fondamentale relazione tra la crisi climatica e la salute dei cittadini che abitano il pianeta, minacciato dalle emissioni nocive derivanti proprio dalle loro attività. 

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L’importanza dei fattori ESG  

Per invertire la rotta e realizzare davvero il cambiamento climatico è necessario agire in modo sostenibile. Ciò significa adottare pratiche ecologiche che minimizzino l'impatto delle nostre attività sull'ambiente, ad esempio riducendo la quantità di energia consumata, utilizzando fonti rinnovabili come l'energia solare o eolica, adottando tecnologie satellitari e digitali che rendano più efficienti le attività tradizionali, a partire dall’agricoltura, riducendo la produzione di rifiuti e incrementando le politiche di riciclaggio per quelli prodotti [Il progetto Drawdown]. 

Altre pratiche da tenere d’occhio per capire quali sono le principali sfide in grado di influenzare le attività di investimento, le opportunità o gli eventuali rischi per le aziende, sono soprattutto legate all’introduzione di figure professionali esperte in ESG nelle aziende e nei CdA, all’evoluzione incessante della regolamentazione ESG, alle banche e ai CST- Climate Risk Stress Test, così come all’andamento delle emissioni di Green Bond, ma anche alla politica di stewardship, ovvero la politica di gestione responsabile e di protezione dell'ambiente attraverso la conservazione, la custodia delle risorse ambientali e le pratiche sostenibili [Ada Rosa Balzan, Vicepresidente e amministratore delegato di ARB S.B.P.A. e Presidente PFE SPA]. 

Cosa si intende per ESG

Il termine venne coniato ufficialmente nel 2004 per indicare l'idea che la crescente importanza dei fattori ambientali, sociali e di governance avrebbe portato a migliori decisioni d’investimento, creato un più forte e più resiliente mercato finanziario e contribuito allo sviluppo sostenibile della società in una logica win-win per tutti. 

Quali sono i vantaggi per le imprese attente ai fattori ESG

  • Come confermato da un'ampia letteratura e da studi empirici, le imprese attente ai fattori ESG sono generalmente meno esposte a rischi operativi, legali e reputazionali, e sono più orientate all'innovazione e all'efficienza nell'allocazione delle risorse; per questo motivo, secondo l'analisi di circa 200 studi empirici condotta da Clark, Feiner e Viehs nel 2015, sono valutate come più interessanti dagli investitori e beneficiano di un minore costo del capitale.  

  • E ancora, secondo un’indagine Istat condotta su 14.000 imprese, al crescere della sostenibilità, cresce la produttività, oltre alla brand reputation. Nello specifico, nel 77,6% dei casi, le pratiche sostenibili sono indirizzate al miglioramento dell’immagine dell’azienda, nel 60,4% l’orientamento alla sostenibilità è “spinto” da una riduzione dei costi e nel 49% il comportamento sostenibile mira a ricercare nuovi segmenti di mercato. 

Realizzare il cambiamento è ancora possibile

La sostenibilità ambientale non è solo una questione etica, ma anche economica. Investire in pratiche sostenibili può portare a vantaggi economici a lungo termine, come la riduzione dei costi energetici, l'aumento della produttività e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle tecnologie verdi. Diverse opportunità emergeranno presto proprio dalla digitalizzazione e dall’innovazione

Ma il cambiamento da attuare è anche una questione di uguaglianza. La sostenibilità sociale si fonda su un elevato grado di equità e giustizia sociale, di identità culturale, di partecipazione alle scelte della comunità e all’assunzione di responsabilità. 

Gli obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2023 includono, non a caso, anche quelli di natura sociale, e non soltanto ambientale: il cambiamento climatico va contrastato anche intervenendo sulle disuguaglianze. Se non si risolvono le contraddizioni associate alla distribuzione di ricchezza e opportunità, ci saranno sempre popoli che reclameranno il diritto allo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta per uscire dall’indigenza. 

Dunque, cambiare rotta è ancora possibile?

La strada è ancora lunga e impervia. Certamente è necessario che le aziende adottino un atteggiamento resiliente cercando di affrontare il cambiamento in maniera costruttiva. Per sopravvivere alle turbolenze e alle criticità del mercato le aziende devono saper essere flessibili. Un’azienda resiliente sa reagire positivamente alle situazioni di crisi, sa innovarsi e creare nuove proposte in base ai cambiamenti dei bisogni del mercato. Solo invertendo le tendenze in atto si può sperare di convertire le sorti del nostro pianeta, perché non possiamo più permetterci di ignorare la sostenibilità ambientale.  

Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di quanto sarebbe stato pericoloso rimanere fermi [R. Benigni]

Autore: Sabrina Pignataro


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