02 marzo 2023

Quali sono le competenze del futuro per una Digital Transformation aziendale

Le competenze che servono per gestire al meglio la Trasformazione Digitale

Grazie a questa lettura potrai comprendere che cosa è la Trasformazione Digitale e quale impatto può avere nelle diverse funzioni delle organizzazioni.

Che cosa è la Trasformazione Digitale

Tutti parlano di Trasformazione Digitale e negli ultimi anni “digitale” è diventata la parola magica per indicare tutto: innovazione, tecnologia, rivoluzione, soldi.

Ma in realtà, che cosa è davvero la Trasformazione Digitale? A cosa ci si riferisce in ambito lavorativo e di business?

Stiamo parlando di un fenomeno estremamente pervasivo, che coinvolge non solo le aziende, la Pubblica Amministrazione, il modo del lavoro, ma che, come ormai è evidente, si estende a tutta la società. Il fenomeno ha un impatto a 360° su modalità di interazione, di organizzazione, di produzione e definizione delle strategie di qualunque tipo, quasi sempre abilitato da nuove tecnologie, che ci consentono di pensare e agire in modo diverso.

La Trasformazione Digitale caratterizza profondamente la nostra epoca e probabilmente tra qualche decennio si studierà sui libri di scuola (si parla, in questo ambito di quarta rivoluzione industriale, ma siamo ben oltre ciò che riguarda solo le industrie); è un fenomeno che non si identifica con le tecnologie, né con i media digitali. Trasformare digitalmente un processo (di vendita, di produzione, di marketing, ecc.) non significa trasferirlo sui media digitali, renderlo un’app sullo smartphone, portarlo dalla dimensione fisica a quella virtuale. Tutto ciò accade spesso, ma è solo la faccia esteriore di un fenomeno assai più complesso che spesso mette in discussione i presupposti, i modelli e le pratiche consolidate in un settore di attività, di un’azienda o di una sua funzione.

Il fenomeno può avvenire in modo estremamente rapido e distruttivo (pensate ad aziende come Kodak o Blockbuster che non si sono sapute trasformare e si sono estinte) o con più gradualità (ci sono diversi modi di guardare la tv oggi e di ascoltare la musica…), ma il risultato è stato finora inesorabile: nulla è e tornerà come prima.

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Le nuove competenze per il Digitale e l’impatto nelle funzioni dell’organizzazione 

La Trasformazione Digitale ci impone di disimparare concetti, pratiche e comportamenti organizzativi consolidati (che in molti casi hanno determinato il successo delle nostre organizzazioni e della nostra carriera) e lasciar spazio a competenze nuove che tutti noi, prima o poi dovremo iniziare ad acquisire.

Alcuni esempi? 

Abbiamo detto che il Digitale non è solo tecnologia, ma sicuramente parte da essa. Conoscere come funzionano e i benefici delle tecnologie è fondamentale, usandole, sperimentandole, giocando con esse: cloud, blockchain, intelligenza artificiale (AI), big data sono tutte parole che sentiamo pronunciare molto spesso, ma sappiamo davvero come funzionano?

Non si tratta poi di saper padroneggiare la tecnologia. La Cultura Digitale è molto di più: è un insieme di paradigmi nuovi che investono tutte le aree operative di un’azienda, per rimanere anche solo nel contesto di business.

Il primo, forse il più importante, è costituito dalla centralità dell’utente: ecco che concetti come Customer Centricity, Customer Journey e Omnicanalità diventano i nuovi cardini di ogni strategia di marketing, sia che si sviluppi online che offline. Si tratta di competenze strategiche di cui chiunque lavori nelle funzioni di marketing o di vendita non può più fare a meno. Ad esse si affiancano anche competenze più operative nell’uso di tecniche e strumenti necessari ad interagire e coinvolgere i clienti/consumatori/utenti su ogni canale: elaborare strategie di content e social media marketing, saper interpretare gli analytics disponibili nelle piattaforme più evolute, conoscere le piattaforme di CRM (o Customer Data Platform) e molto altro ancora.

Progettare e gestire la customer experience (UX) è talmente importante che già da tempo esistono nuove figure professionali dedicate, soprattutto nelle tech company: sono i customer experience designer, con un background ibrido tra design, psicologia e tecnologia, funzionale ad ottimizzare la progettazione e fruizione dell interfacce digitali.

L’utente (employee) è al centro anche delle nuove strategie HR: si parla di employee journey e della sua gestione (dal recruitment fino alla chiusura del rapporto) grazie all’ausilio di piattaforme di HR Tech sempre più sofisticate e l’uso dei people analytics da esse generati.

La conoscenza delle tecniche di social media marketing è sempre più rilevante anche per il recruitment per attrarre i talenti, così come dei nuovi strumenti per coinvolgerli (specie in tempi di smart working e “grandi dimissioni”) e per coltivare continuamente nuove competenze sfruttando il potenziale di tutte le tecnologie per la formazione (si pensi all’uso della realtà aumentata per l’addestramento dei tecnici di manutenzione o a simulazioni, edugame interattivi, ecc.).

Il mondo del Finance è rivoluzionato dall’introduzione di nuovi strumenti che ne stanno radicalmente modificando anche il ruolo nell’organizzazione: l’automazione di processi di fatturazione attiva e passiva, di riconciliazione e gli strumenti sempre più potenti di interpretazione di dati provenienti da tutte le aree dell’organizzazione pongono tutte le aree dell’Amministrazione e Controllo in prima linea nel comprendere in tempo reale l’andamento del business, il sentiment dei clienti e valutare così i diversi possibili scenari evolutivi.

È indispensabile così una cultura diffusa dei dati, intesi come strumento decisionale per futuro, condiviso da tutti i decision maker dell’organizzazione e da coloro che attuano le strategie.

I dati forniti dalle nuove tecnologie dell’Industry 4.0 caratterizzano anche la quarta rivoluzione industriale, dove il processo produttivo diventa smart e si adatta sempre di più ai cambiamenti continui imposti dal mercato: non si tratta soltanto di sensorizzare l’impianto di produzione, di usare RFID per tracciare tutto il flusso di logistica, mettere in rete tutti i macchinari, creare digital twin per ottimizzare il processo produttivo, utilizzare in modo sempre più consapevole la stampa additiva, dotare tutti gli addetti in produzione e logistica di strumenti avanzati di controllo. Tutto ciò cambia l’approccio stesso al lavoro in fabbrica, dall’ingegnere al conduttore semplice di ogni impianto.

Non possiamo poi dimenticare anche come ciò che un tempo era confinato soltanto alla funzione di Ricerca & Sviluppo, oggi si estende ben oltre quei confini. Innovare è un concetto chiave che riguarda tutti nell’organizzazione che ha successo nell’Era Digitale, con vari gradi di intensità. L’innovazione è ciò che i clienti stessi richiedono (in alcuni casi anche partecipando direttamente al processo di design) e impone un approccio nuovo dell’organizzazione, aprendosi alle startup e agli ecosistemi di Open Innovation, in cui la lingua del Digitale viene parlata in modo nativo.

La sfida della Trasformazione Digitale impone quindi un cambiamento culturale profondo, in cui tutte le figure dell’organizzazione sono coinvolte, dal management a tutte le risorse operative. Occorre imparare una lingua nuova, ragionare con schemi nuovi, adottare comportamenti organizzativi e schemi operativi nuovi, indispensabili per rimanere competitivi nell’Era Digitale.

Siete pronti a cogliere la sfida? 

 

Autore: Marco Mazzini, Coordinatore Scientifico del Master Innovation Strategy & Digital Transformation 


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