11 marzo 2022

Lo sviluppo delle politiche di sostenibilità per le PMI: scenari e opportunità

Uno sguardo sull'evoluzione della sostenibilità come leva di competitività per le piccole medie imprese

Politiche di sostenibilità per le piccole medie imprese: è stato questo il focus dell’open lesson dello scorso 25 febbraio, nella cornice dell'Executive Master Gestione, Strategia e Sostenibilità d'Impresa, che ha visto come relatori i tre professionisti Lorenzo SolimeneKPMG, Davide Perotto e Giorgio Barbareschi – Fiorentini

Sostenibilità come opportunità - Nello specifico si è analizzata l’evoluzione del concetto di sostenibilità come opportunità di competitività per le imprese. È stato presentato un caso concreto dall’azienda Fiorentini, che si occupa di soluzioni tecnologiche per il sistema multigas.

Sfide e visione sistemica - E’ emerso come l’approccio che ha come obiettivo il “Net Zero” sia volto a nuove sfide, quali la decarbonizzazione, nonché l’analisi del cambiamento climatico nella rendicontazione finanziaria aziendale. La visione sistemica e interdipendente della sostenibilità deve considerare aspetti ambientali interconnessi ad aspetti sociali e di governance, nonché di corporate behaviour. Essere sostenibili significa anticipare e gestire opportunità e rischi di carattere economico, sociale e ambientale presenti e futuri, un approccio che si traduce in vantaggio competitivo e in capacità di creare valore nel lungo periodo.

La sostenibilità si coniuga inoltre con lo sviluppo di un’economia circolare il cui obiettivo principale è ricavare il maggior valore possibile da risorse, prodotti, componenti e materiali per generare un sistema che permetta lunga durata, reimpiego ottimale, ricondizionamento, rilavorazione e riciclo.

Una cultura in divenire a livello europeo - Un cambiamento globale che vira verso uno scenario culturale in cui le Nazioni Unite, il 25 settembre 2015, hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile articolata in 169 target da raggiungere entro il 2030. Si supera definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

Da sottolineare come la finanza sostenibile debba avere una visione orientata alle opportunità per le imprese, nonché alla presentazione del piano di azione europeo pubblicato dalla Commissione europea per finanziare la crescita sostenibile. Obiettivo? Migliorare il contributo del settore finanziario nel sostenere il programma dell’Unione Europea per il clima e lo sviluppo sostenibile.

Per attuare la NGEU (Next Generation EU, noto in Italia con il nome informale di Fondo per la ripresa), l’Unione Europea ha richiesto agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme, il cosiddetto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Obiettivo finale? Promuovere una robusta ripresa dell’economia europea all’insegna della transizione ecologica, della digitalizzazione, della competitività, della formazione e dell’inclusione sociale, territoriale e di genere.

Il Bilancio di sostenibilità come strumento di controllo - Un ultimo aspetto analizzato nel corso dell’open lesson è stato quello del Bilancio di sostenibilità, primo passo perché rappresenti uno strumento di monitoraggio, rendicontazione e comunicazione del processo di gestione responsabile intrapreso dall’organizzazione; rappresenta anche uno strumento di pianificazione e controllo in grado di rispondere alle richieste degli stakeholder, ne migliora la reputazione aziendale e consente di effettuare una valutazione delle performance generali dell’azienda con trasparenza e bilanciamento.



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