I protagonisti dell'EMBA: intervista a Annamaria Calabrese

Annamaria Calabrese, Senior Product Manager, e studentessa dell'Executive MBA, condivide gli obiettivi e le visioni che guidano la sua esperienza.

Scopri cosa ha spinto Annamaria ad iscriversi al Master e lasciati ispirare da questa lettura.

Annamaria, raccontaci brevemente il tuo background e la tua attuale posizione professionale.

Lavoro da 15 anni nel settore IT; ho iniziato come IT business analyst per una società di consulenza, dopo un percorso di studi concluso a pieni voti in Matematica. La mia curiosità, intraprendenza e perseveranza mi hanno portato negli anni a ricoprire diversi ruoli, sia in Italia che all’estero, in molteplici realtà, dalla consulenza nel settore pubblico, alla consulenza nel settore industriale (energy, food & beverage, etc..); dal retail alle tech company, sperimentando contesti fortemente internazionali caratterizzati da una grande diversità culturale e di background. Attualmente, ricopro il ruolo di Senior Product Manager presso JLLT e gestisco un team cross-funzionale di persone con diversi background e culture (ingegneri, analisti, designer, PM dislocati in EMEA, America e APAC) con l'obiettivo di sviluppare prodotti CRM per la divisione EMEA, in linea con la visione e la strategia globale.

Quali sfide professionali o opportunità ti hanno spinto a iscriverti all’Executive MBA di 24ORE Business School?

Ottenere un diploma EMBA è sempre stato uno dei miei più chiari obiettivi professionali e personali. Dopo anni di consolidata esperienza lavorativa nel settore IT, ritenevo fosse arrivato il momento di scrivere il next chapter della mia carriera. Puntare sulla formazione, sul lifelong learning, in un mondo così mutevole e veloce, è stata la mia risposta alla domanda su come prepararmi al meglio per il futuro. Si, perché Il futuro non sempre è prevedibile, ma possiamo certamente prepararci per orientarlo nella direzione desiderata. E non è una questione legata semplicemente al ruolo che si ricopre, ma al come si svolge quel ruolo. Avere un impatto, fare la differenza…ecco il perché del mio EMBA.

In che modo pensi che questo percorso formativo possa soddisfare le tue esigenze professionali? Quali competenze specifiche o conoscenze ti aspetti di acquisire?

Ritornare sui banchi di scuola dopo anni di lavoro in azienda è come dotarsi di una potente lente d’ingrandimento. Ripercorri quanto già fatto, formalizzando alcune delle conoscenze acquisite negli anni, ma anche imparando a dubitare di tanti approcci e convinzioni che fino a ieri credevi essere vincenti.

Esplorare nuovi contesti permette di allargare il bacino delle proprie conoscenze e competenze e pensare out of the box: l’Executive MBA di 24ORE Business School è un percorso completo che offre una visione a 360 gradi degli aspetti fondamentali dell’azienda, dal finance al marketing, dalla logistica alle tematiche HR. I docenti di 24ORE Business School, inoltre, hanno una marcia in più perché portano in aula la loro esperienza sul campo. Avere una visione più organica e sistemica dell’ecosistema azienda mi aiuta a prendere decisioni più consapevoli. Non si tratta solo di fare upskilling o di consolidare un curriculum sugli aspetti core dell’azienda, ma di acquisire un nuovo mindset basato proprio su nuove capacità di leadership e nuovi strumenti manageriali per una gestione sempre più efficace ed efficiente, alla luce dei trend di mercato sempre più innovativi.

Come prevedi di applicare queste conoscenze nel tuo attuale contesto lavorativo o in future opportunità professionali?

Lavorare e contemporaneamente frequentare l’EMBA mi ha consentito, sin dal primo giorno, di avere una prospettiva diversa sulla mia realtà lavorativa; una prospettiva esterna, da un punto di osservazione privilegiato. È difficile raggiungere questo obiettivo quando si è immersi completamente nel proprio ruolo. Ci si ritrova confinati all'interno della propria "bolla logica", mentre un EMBA ti porta al di fuori di essa. Inoltre, nell’era digitale in costante evoluzione, soprattutto nel mio settore, siamo sempre più chiamati a confrontarci con professionisti provenienti da tutto il mondo e in questo senso l’EMBA offre un vantaggio competitivo.

Come menzionato all’inizio dell’intervista, il mercato sta evolvendo troppo velocemente perché chiunque possa permettersi di restare fermo, e l'apprendimento continuo è essenziale per lo sviluppo della propria carriera. Si parla spesso di Executive MBA in relazione alla trasformazione e alla crescita professionale, ma l'EMBA è soprattutto un viaggio dentro se stessi. EMBA per me significa self awareness: attraverso una maggiore comprensione dei miei punti di forza e delle mie aree di crescita, e attraverso un confronto continuo con gli altri, sto sviluppando una migliore consapevolezza di me stessa. Del resto, “non puoi puntare a nessun traguardo se non conosci a fondo il motore con cui intendi perseguirlo”.

Quali aspetti del networking e del rapporto con i colleghi del Master ritieni più preziosi per il tuo percorso professionale?

La varietà di persone in aula, in un percorso così articolato e complesso, fa sicuramente la differenza. Avere la possibilità di confrontarsi con colleghi provenienti da diverse realtà, è per me come avere accesso al backstage di uno spettacolo, con una telecamera che puoi muovere a tuo piacimento: si allarga la visione, si illuminano angoli ciechi, si svela qualche trucco del palcoscenico. È come “allenarsi a pensare in tanti modi”, il che contribuisce allo sviluppo del pensiero laterale, che a sua volta stimola la creatività. Ed è proprio dalla creatività che nasce l’innovazione.

Infine, qual è il tuo “sogno stellare”?

Di sogni ne ho tanti, ma come recita una delle poesie di Nazim Hikmet “i più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti” e allora chissà, il sogno stellare forse non l’ho ancora sognato e magari l'EMBA mi aiuterà a farlo.

Autore: Marta Casiraghi