14 marzo 2022

Innovazione nel contesto aziendale

Alberto Mattiello risponde alla rubrica Chiedimi Cos'è? sul tema dell'innovazione

Scopri l'importanza dell'innovazione e quali nuove figure professionali possono nascere in questo contesto.

Che cos'è l’innovazione?

Per me l’innovazione è un processo entusiasmante e, allo stesso tempo, frustrante, in cui si lotta contro la nostra attitudine umana a non voler cambiare. L’innovazione ha il nobile obiettivo di portare un sistema a cambiare per poter sopravvivere all’interno di un contesto in continua evoluzione.

Un bambino riassumerebbe tutto dicendo che “l’innovazione è fare dei tentativi”.

Perché è importante per le aziende saper prevedere il futuro?

Fare business in questo periodo di enormi cambiamenti genera un paradosso: mentre per le organizzazioni diventa sempre più difficile poter prevedere il futuro, è necessario dargli un senso per sopravvivere. Questo comporta che la prosperità nei prossimi anni sarà abilitata dalla capacità di interpretazione imperfetta di quello che ancora non si conosce.

Quali sono i fattori principali da osservare per leggere l’evoluzione che stiamo vivendo?

In questo momento ci sono quattro grandi fattori che influenzano le attività di qualsiasi impresa.

  • É il cambio di contesto tecnologico basato su diversi fattori inediti solo pochi anni fa. Cloud, 5G, Intelligenza artificiale, robotica e ridefinizione dei sistemi con un approccio decentralizzato diventano gli ingredienti di nuovi modi di operare che stanno già cambiando in modo radicale il modo di fare business.

  • Il secondo è il covid, che ha creato un’accelerazione nell’adozione del digitale anticipando di molti anni una trasformazione partita forse un po’ lenta.

  • Il terzo fattore è il tema della sostenibilità che ogni giorno di più diventa centrale nelle strategie di tutte le aziende.

  • Il quarto è l’enorme crisi dell’interrelazione dei sistemi globali che si è vista con il “materialgeddon” scaturito a valle della ripartenza post-covid e che la guerra in Ucraina sta rendendo ancora più esasperata. Questi quattro fattori diventano la forza propulsiva di un cambiamento tutto da costruire ma dal quale nessuno può astenersi.

Come si fa a prevedere il futuro?

Ci sono due approcci nel cercare di anticipare come le forze evolutive di un mercato possono influenzare i cambiamenti dello stesso. Una metodologia ha un approccio analitico, basato su dati, statistiche e curve di proiezione. Sostanzialmente si guarda al passato per ipotizzare come questo potrà evolvere nel futuro. In condizioni stabili e di crescita regolare di un sistema di mercato questa metodologia è molto efficace. Purtroppo in questi anni, in cui si concentrano accelerazioni dirompenti nella trasformazione tecnologica, accompagnate da eventi apocalittici come la pandemia e la guerra, l’approccio possibilista si rivela più incisivo.

Passare dalla probabilità alla possibilità, e quindi da un approccio analitico a uno creativo, significa interpretare il futuro non alla luce del passato ma proiettandosi in tanti futuri alternativi dai quali scegliere su cosa concentrarsi, investire o difendersi.

Quali nuove figure professionali possono emergere in questo contesto di innovazione?

Le figure professionali che emergeranno nei prossimi anni avranno alcuni valori di fondo in comune.

Prima di tutto opereranno in modo data-driven. Non significa non dare spazio all’intuizione personale ma ogni decisione partirà da una lettura di dati e finirà con la controprova basata su dati. Sempre più rilevanti saranno le figure che sanno operare in modo cross-funzionale. Team separati con obiettivi separati fanno parte del passato. Bisogna essere value-driven, ossia ossessionati dal valore generato per i clienti, prima ancora che per l’azienda stessa. Si dovrà ragionare in modo circolare. Infine, la trasparenza e la fiducia non saranno solo dei valori astratti ma si materializzeranno nelle catene di comando e nelle piattaforme metodologiche di lavoro.



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