27 gennaio 2023

Chi sono i dipendenti della Pubblica Amministrazione

I dipendenti pubblici suscitano interesse mediatico perché sono una categoria numerosa, in grado di incidere direttamente sulla capacità delle istituzioni di rispondere con efficienza ai bisogni espressi dalla collettività.

Dipendente pubblico, pubblico impiego, lavoro pubblico, pubblico impiego privatizzato: queste espressioni si trovano molto spesso non più solo nei manuali di diritto amministrativo ma anche sui giornali, sui media, e persino in letteratura e al cinema.

Perché tutta questa attenzione mediatica verso i dipendenti pubblici?  

I dipendenti pubblici suscitano tanto interesse sia perché sono una categoria numerosa, il cui costo del lavoro è sostenuto dalla collettività, sia perché incidono direttamente sulla capacità delle istituzioni pubbliche di rispondere ai bisogni espressi dalla collettività, in termini di efficienza e innovazione.

La Pubblica Amministrazione in questi ultimi anni è infatti interessata da una fortissima ondata di trasformazione digitale e politiche di innovazione, mediante l’uso di strumenti e modelli che mirano a realizzare i principi della cittadinanza digitale e del c.d. open government.

Grazie a questa lettura avrai modo di comprendere la differenza tra dipendente pubblico e altre categorie di lavoratori; cosa si intende per pubblico impiego privatizzato; chi sono i dipendenti statali e la definizione di Pubblico Impiego.

Dipendente pubblico e altre categorie di lavoratori 

Chi è il dipendente pubblico? Questa definizione varia nel tempo, perché dipende da una combinazione di regole a loro volta previste da norme giuridiche, soggette a scelte politiche, tanto che in molti casi il dipendente pubblico è simile a un dipendente privato.

E allora, quali sono gli elementi che distinguono oggi il dipendente pubblico dalle altre categorie di lavoratori? 

Dal punto di vista giuridico la definizione di dipendente pubblico si costruisce su due elementi: uno soggettivo e uno oggettivo

Definire il dipendente pubblico dal punto di vista soggettivo significa fare riferimento al soggetto alle cui dipendenze il lavoratore presta servizio: una Pubblica Amministrazione.

Questa definizione semplicistica, così raggiunta (il pubblico dipendente è colui che presta la propria attività lavorativa alle dipendenze di una P.A.), non racconta però ancora tutto. 

Quello che infatti permette di tracciare le differenze tra dipendente statale, dipendente pubblico e altri lavoratori è il secondo elemento della definizione, quello oggettivo, ovvero l’insieme di regole che disciplinano il rapporto di lavoro alle dipendenze di una P.A.: le fonti giuridiche del rapporto di lavoro.

In generale, le fonti del rapporto di lavoro sono essenzialmente la legge e il contratto collettivo.

Se il rapporto di lavoro si fonda interamente sulla legge, la sua natura sarà essenzialmente pubblica e disciplinata da atti autoritativi.

Se, viceversa, il rapporto trova la sua principale fonte nel contratto individuale e nel contratto collettivo nazionale (CCNL), la sua natura sarà privatistica e fondata sull’incontro di volontà del datore di lavoro e del lavoratore, nonché delle parti che partecipano al processo di contrattazione collettiva. 

Dipendenti pubblici e Pubblico impiego privatizzato 

Quando si parla di pubblico impiego privatizzato si fa quindi riferimento alla conseguenza di un insieme di riforme che, a partire dagli anni ‘90, hanno portato la disciplina del lavoro pubblico verso il contratto, ovvero una serie di accordi raggiunti tra parte pubblica e organizzazioni sindacali.

Oggi la fonte prevalente del rapporto di Pubblico Impiego è il contratto collettivo e, pertanto, i dipendenti pubblici soggetti ai CCNL sono indicati come personale contrattualizzato. Quest’ultimo gruppo di professionisti non lavora per le amministrazioni statali ma per enti come le ASL, gli Ospedali, i Comuni, le Province e le Regioni.


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Chi sono i Dipendenti Statali 

Ci sono poi una serie di categorie di lavoratori alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni che sono esclusi dalla privatizzazione. Il loro rapporto di lavoro continua ad essere disciplinato da norme di tipo pubblicistico e non dal diritto civile e dai contratti collettivi (ad esempio: magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, personale delle carriere diplomatica, prefettizia e dirigenziale penitenziaria, professori universitari). 

Cosa si intende per Pubblico Impiego

Possiamo quindi tornare alla domanda iniziale: chi è il dipendente pubblico oggi?

Se si escludono le categorie sopra indicate, il restante personale rientra nella categoria del Pubblico Impiego privatizzato, ovvero nel personale contrattualizzato.

In linea generale, questo significa che il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici è disciplinato da un insieme di fonti tra cui prevalgono quelle di diritto privato e i contratti collettivi (CCNL).

I rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici sono regolati da contratti collettivi stipulati secondo i criteri e le modalità previste dalle norme di diritto amministrativo (Testo Unico del Pubblico Impiego, c.d. TUPI). Le parti della contrattazione sono un’apposita agenzia in rappresentanza della parte datoriale pubblica (ARAN) e le organizzazioni sindacali. L'attribuzione di trattamenti economici può avvenire esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali.

In questo quadro, una funzione specifica è attribuita al dirigente pubblico, che in base al TUPI provvede alla gestione non solo delle risorse finanziarie, ma anche dell’organizzazione del personale assegnato al proprio ufficio, configurandosi alla stregua di un vero e proprio datore di lavoro privato. 

Autore: Filomena Dardano



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