01 settembre 2022

Che cos'è la finanza sostenibile?

Intervista ad Ada Rosa Balzan, A.D. di ARB SpA, esperta e docente di tematiche di sostenibilità

Cosa si intende per finanza sostenibile?

La finanza sostenibile, gli investimenti sostenibili e responsabili (SRI-Sustainable and Responsible Investment) vedono l'applicazione concreta e misurata del concetto di sviluppo sostenibile all'attività finanziaria con l'obiettivo di creare valore nel lungo periodo sia per l’investitore che per i suoi stakeholder nella logica del concetto più ampio di prosperità e non di solo profitto per l’azienda.

Si parla anche di impact investing, un tipo di investimento che oltre a un rendimento finanziario punta ad avere un impatto sociale e ambientale positivo.
Molto spesso si pensa alla sostenibilità come a qualcosa di astratto, mentre calata nel mondo della finanza implica una gestione consapevole dei capitali che tengono conto di una attenta analisi dei rischi ESG (acronimo che sta per Environmental, Social, Governance - ambientali, sociali e di governance ) per la selezione dei titoli. Qui si innesca un altro tema cruciale: fornire ai mercati maggiori informazioni sulle implicazioni finanziarie dei rischi, pensiamo in primis a quelli climatici ma anche relativi alla supply chain basate su dati ed evidenze scientifiche.

Come nasce la finanza sostenibile?

La sua origine è addirittura tra il XVI e il XVII secolo, quando uomini d’affari statunitensi protestanti, ad esempio i metodisti, escludevano dal loro business le attività economiche in contrasto con il loro credo, come il commercio di schiavi o la produzione di armi, alcolici e tabacco.

La finanza etica si fonda sull’esclusione dagli investimenti (azioni, obbligazioni, prestiti) di tutti quei settori qualificati come “non etici”. Per esempio armi, il gioco d’azzardo, il nucleare, il petrolio, il carbone.

Il premio Nobel indiano per l’economia 1998, Amartya Sen, ha sottolineato l’importanza di un nuovo modello finanziario sostenibile, in cui l’investimento non deve essere valutato solo al mero rendimento di breve periodo ma orientato a produrre valore nel lungo periodo, generando impatti positivi per il Pianeta e la società.

Venendo ai giorni nostri, nel marzo 2018, la Commissione Europea ha pubblicato un "Piano d'Azione per la finanza sostenibile", in cui ha delineato le misure per la realizzazione di un sistema finanziario in grado di promuovere uno sviluppo autenticamente sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale, contribuendo ad attuare l'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Infatti la composizione del porfolio, affinché parli di impact investing, deve misurare e rendicontare quest’impatto facendo riferimento oltre ai criteri ESG anche ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030.

Come far sviluppare finanza sostenibile?

Prima di tutto facendo cultura di che cosa implica esattamente fare finanza in maniera sostenibile. Ancora oggi è un concetto nebuloso e poco chiaro per la maggior parte delle persone, consulenti inclusi, ecco perché è fondamentale partire dalla formazione, rendere familiari e comprensibili questi temi per dare la possibilità di scegliere.

Ada Rosa Balzan, A.D. di ARB SBPA ed esperta di tematiche di sostenibilità, è docente al master Finanza Sostenibile di 24ORE Business School in partenza il prossimo Ottobre.



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