Storie di successo: dal master al public affairs con Matteo Camporese

Dalla passione per le relazioni internazionali al mondo del Public Affairs, ti raccontiamo il percorso di Matteo Camporese, padovano, classe 1995, ex studente del Master Post Laurea in Corporate Communication, Lobbying e Public Affairs di 24ORE Business School.

Con una laurea in Relazioni Internazionali e un percorso accademico e professionale che lo ha portato dalla Francia al Kosovo, passando per esperienze nel giornalismo specializzato, Matteo ha saputo coniugare il suo interesse per la politica estera con una crescente attenzione alle dinamiche interne. Dal 2022 lavora nella Direzione Public Affairs del Gruppo Engineering, azienda italiana leader nello sviluppo di soluzioni software avanzate, dove mette a frutto le competenze acquisite durante il master. In questa intervista ci racconta il suo percorso, le sfide affrontate e come la formazione ricevuta abbia rappresentato un acceleratore fondamentale per la sua carriera.

Matteo, di cosa ti occupi oggi e qual è il tuo percorso professionale?

Dal 2022 lavoro nella direzione di Public Affairs del Gruppo Engineering, una società italiana che sviluppa soluzioni software basate sulle tecnologie più avanzate come l’intelligenza artificiale, il cloud, la cybersecurity o il quantum computing.

Essendo laureato in relazioni internazionali tutte le mie precedenti esperienze lavorative e di studio hanno un legame con gli affari esteri. Durante la laurea triennale ho trascorso un periodo di studio in Francia, successivamente ho svolto un tirocinio presso l’Ambasciata d’Italia in Kosovo. Per un periodo ho scritto articoli per testate giornalistiche che avevano appunto un focus sulle relazioni internazionali, ma la passione per le dinamiche politiche interne mi ha spinto a cercare una specializzazione ulteriore. Anche se l’interesse per quello che accade nel mondo rimane.

Raccontaci come il Master conseguito alla 24ORE Business School ha contribuito alla tua formazione?

Frequentare nel 2021 il Master Post laurea in Corporate Communication, Lobbying e Public Affairs mi ha permesso di entrare nel mondo del lavoro e del Public Affairs con una base di competenze molto solida che ha velocizzato quella fase iniziale di apprendimento tipica dei primi impieghi. Per quanto mi riguarda, le lezioni del master su alcuni degli strumenti cardine del Lobbying e del Public Affairs si sono rivelate più che semplice teoria.

Qual è stata la forza del Master?

Credo che la possibilità di ascoltare le esperienze di professionisti provenienti da diverse realtà permetta di sviluppare un’idea ben precisa del percorso lavorativo che si vuole intraprendere. A mio parere, il vero punto di forza del master sta nelle numerose opportunità di fare networking. Questo perché i vari corsi si svolgono in un clima abbastanza informale e, in genere, tutti i docenti sono disponibili a scambiare due chiacchiere alla fine della lezione. Inoltre il network non si limita solo agli insegnanti, ma include anche e soprattutto gli stessi colleghi del master, che potrebbero intraprendere carriere nello stesso settore.

Perché e a chi consiglieresti questo percorso?

Lo consiglierei a chi ha già una laurea magistrale e vuole specializzarsi ulteriormente nei settori della comunicazione, del lobbying e delle relazioni istituzionali. Oltre a una preparazione immediatamente spendibile, il master offre un contatto privilegiato con aziende, agenzie e professionisti del settore. Si tratta di un aspetto prezioso perché permette di confrontarsi con chi già opera sul campo e di cogliere occasioni di incontro che possono aprire la strada a collaborazioni future.

Cos’è per te il successo? Di quali ingredienti si compone dal tuo punto vista?

Credo che il successo coincida con il momento in cui il settore in cui lavori riconosce il valore del tuo impegno e della tua dedizione. Sono convinto che alla base ci siano lo studio e preparazione, unite al coraggio di saper cogliere le opportunità quando si presentano. È chiaro poi che serva anche una buona dose di fortuna.

Ritieni di aver raggiunto il successo?

No, credo di essere solo all’inizio. Si tratta di un percorso molto lungo che richiede di acquisire responsabilità crescenti e consapevolezza, anche attraverso tanti errori.

Ci sono degli errori grazie ai quali sei diventato il professionista di oggi?

Ho capito che evitare i rischi, per paura di sbagliare, significa spesso perdere tempo e occasioni. Ho imparato che è necessario mettersi in gioco, anche accettando la possibilità di un errore.

Nel tuo percorso professionale e umano c’è o c’è stata una persona o un personaggio fonte d’ispirazione? Insomma, chi è il tuo modello di successo?

Non ho un solo modello di riferimento. Cerco di prendere spunto dalle persone che frequento e che stimo. Ci sono colleghi da cui imparo ogni giorno, ma anche amici che negli anni mi hanno stimolato a crescere con il loro esempio.

Condividi con noi il tuo sogno lavorativo?

Da appassionato di politica mi considero già molto soddisfatto, perché grazie al mio lavoro ho la possibilità di osservare da vicino dinamiche e processi che appartengono a questo mondo, con un punto di vista privilegiato. In futuro mi piacerebbe fare un’esperienza diretta nelle istituzioni, per viverne l’atmosfera dall’interno e contribuire in prima persona al loro funzionamento.

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Autore: Maria Teresa Melodia