06 settembre 2024
Le nuove frontiere dell’entertainment: l’entertainment placement
Coinvolgere per emozionare, è questa la nuova frontiera del cosiddetto entertainment ...
Lo sviluppo tecnologico e i processi di globalizzazione hanno creato un mondo fortemente interconnesso e interdipendente.
La crisi pandemica e gli effetti geopolitici ed economici della recente guerra in Ucraina hanno reso evidente la crescita di complessità della realtà in cui viviamo caratterizzata da fenomeni emergenti, non lineari e imprevedibili. In questo contesto, il successo di un’azienda non si misura più dal raggiungimento di target e obiettivi prefissati, ma dalla capacità di gestire trade-off, ovvero obiettivi in potenziale contrapposizione tra loro: efficienza vs efficacia, breve vs lungo termine, riduzione costi vs flessibilità e soddisfazione dei clienti, e così via.
Governare tale complessità prevede un salto nell’interpretazione del ruolo manageriale. Siamo abituati a considerare il leader come una persona “al comando” e una schiera di followers che la seguono. Siamo legati a un‘idea di leader che ha tutte le risposte e guida gli altri nella giusta direzione. Questo approccio alla leadership in un contesto complesso come quello attuale può essere molto rischioso perché porta a un generale abbassamento del pensiero critico delle persone e a un alto livello di conformismo. Tende inoltre a trasformare le persone in meri esecutori di piani e regole definite dall’alto e a spegnere il loro spirito di iniziativa e il commitment personale.
E’ urgente formare una nuova tipologia di leader. Persone che non accentrino su di sé tutte le scelte, che non mirino a creare seguaci, bensì sappiano responsabilizzare i collaboratori rendendoli capaci di interpretare autonomamente il contesto entro cui si stanno muovendo.
Il leader deve trasformarsi in un architetto sociale. Creare quindi le condizioni organizzative e culturali affinché tutti sviluppino una forte capacità di context reading. Riconoscere le priorità aziendali, le interdipendenze e i trade-off organizzativi accresce infatti l’empowerment delle persone e l’intelligenza collettiva all’interno dell’azienda.
Alessandro Cravera, è Partner di Newton S.p.A., docente di leadership e strategia aziendale e Coordinatore Scientifico del modulo "Leadership, Empowerment & Change Management" dell'Executive MBA - 24ORE Business School.
Nell’ambito delle sue attività di consulenza si occupa di “Management Innovation” ovvero di ripensare l’organizzazione, la gestione e la strategia d’impresa in coerenza con le dinamiche evolutive dei sistemi complessi e di supportare le imprese nella loro evoluzione.
È autore di numerose pubblicazioni in Italia e all’estero, tra cui "Competere nella Complessità" (ETAS, 2008), "The negentropic role of redundancy in the processes of value creation and extraction and in the development of competitiveness" (E:CO Organization & Complexity, 2012) e "Guida ai classici del management nell’era della complessità" (Il Sole 24 Ore, 2012).
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