10 maggio 2023

Donne nelle materie STEM: la presenza femminile in ambito IT Security

Gabriella Caporaso, Network Security Specialist and Core Business PM presso LumIT SpA, ha frequentato il Master IT Strategic Management di 24ORE Business School.

Gabriella Caporaso, vincitrice della borsa di studio Women in STEM di 24ORE Business School a sostegno della carriera delle donne, ci racconta la sua esperienza e la situazione attuale delle donne che intraprendono una carriera nel settore IT e Cybersecurity.


Viviamo in un mondo in cui la tecnologia e l'interconnessione globale mettono a disposizione possibilità che solo pochi anni fa erano ritenute fantascienza; eppure, alcune dinamiche sociali che si penserebbero relegate al passato si ripropongono quasi invariate.

Succede così, che le donne che vogliano intraprendere una carriera STEM, debbano avere il coraggio di scegliere un percorso di studi ritenuto "atipico", affrontare la pressione di lavorare in settori in cui i pregiudizi non sono sempre frutto di percezioni obbiettive, e subire discriminazioni che spesso sono ritenute un fattore fisiologico.

Nonostante sia cresciuta l'attenzione verso questi argomenti e oggigiorno sia attualità parlare di diritti delle donne e sensibilizzazione verso le pari opportunità, si può avere l'impressione che questi temi rimangano per lo più slogan e che ci sia una lentezza invalicabile nell’agire in modo tangibile nella vita reale. Facilmente, possiamo pensare agli stipendi delle donne che, a parità di mansione, rimangono spesso inferiori, o le posizioni manageriali che risultano ancora prevalentemente ad appannaggio maschile, o, ancora, la scelta da effettuare tra carriera e famiglia, e la fatica che le donne devono fare se decidono di aver diritto ad entrambe.

La situazione nel campo IT 

Per quanto riguarda il mio settore, in particolare la Network e Cyber Security, ho constatato che anche se i pregiudizi più grossolani abbiano coinvolto prevalentemente persone non esperte della materia, la dimostrazione delle mie competenze sia sempre stata necessaria ed abbia giocato un ruolo essenziale nel rapporto e nella reciproca fiducia con i colleghi.  

Se per un uomo questo problema non si pone, per una donna è inevitabile dover vincere lo scetticismo intrinseco, comprovando le proprie abilità e spesso, per essere presa davvero seriamente, dovendo anche dimostrare di essere migliori. 

La presenza femminile in ambito IT Security 

In questo settore la presenza femminile è decisamente minore che in altri ambiti STEM, e occupandomi spesso di recruitment ho potuto riscontrarlo di persona. Difficilmente ai colloqui si sono presentate ragazze per posizioni esclusivamente tecniche, e nelle varie scuole specifiche e Accademy la percentuale femminile è molto scarsa

Molti stereotipi riguardanti le professioni dell'IT implicano che chi si approccia a questo ambito sia necessariamente un nerd, maschio e generalmente di non piacevole aspetto. È plausibile che nell'immaginario di una ragazza potrebbe non configurarsi propriamente come una figura professionale a cui ambire. È davvero un peccato, perché per la mia esperienza personale può davvero essere una carriera piena di scoperte e soddisfazioni. 

Non è tutto negativo 

Tutti gli strumenti di interazione, di ricerca, di comunicazione e anche, in larga parte di lavoro, che usiamo quotidianamente sono ormai strettamente correlati e dipendenti dalle reti e, quindi, anche dalla loro protezione. Nel panorama della Network e Cyber Security sono molte le discipline in cui ci si può specializzare e la richiesta del mercato è molto alta, ed in crescita,  ma il settore continua a non essere appetibile alla popolazione femminile. 

Cosa fare per migliorare 

Uno dei maggiori ostacoli è senz'altro la mancanza di modelli femminili negli ambiti STEM e in particolare nell’ambito della Sicurezza Informatica.

L'imitazione e l'emulazione sono incentivi molto efficaci, diventa quindi fondamentale portare testimonianze ed esempi ispiratori presso le scuole, proporre divulgazione scientifica realizzata dalle donne, dare visibilità alle (tante) grandi donne che nelle materie STEM hanno trovato la loro realizzazione. 

La parità di genere comincia in famiglia 

La passione scaturisce anche dalla conoscenza. Dare la possibilità di seguire un'attitudine fin da piccole, senza discriminazioni di genere, può essere un inizio incoraggiante. Smontare macchinine, giocare con il lego, ricevere come regalo un telescopio, leggere libri di astronomia o di archeologia, sono attività che non dovrebbero essere derise, criticate o, peggio, impedite.

È necessaria la volontà di cambiare radicalmente pensiero e di avere il coraggio di demolire le ideologie legate ai vecchi stereotipi, partendo dal fatto che le donne non debbano dimostrare di essere uguali o più brave degli uomini, perché in effetti non c'è nulla da dimostrare: ogni essere umano ha le proprie peculiarità e i suoi talenti. Indispensabile, sarà costruirci delle strategie per dare la possibilità a tuttǝ di poterli riconoscere e perseguire, evitando discriminazioni di (qualsiasi) genere che nel 2023 non dovrebbero più avere motivo di esistere.

Facciamoci ispirare 

Abbiamo alla portata di un click esempi di grandi donne, che hanno portato contributi eccezionali e idee rivoluzionarie in molti ambiti STEM; che sono state o sono a capo di Istituti Scientifici in Italia come all'estero, che lavorano e spiccano nei più svariati settori, come la fisica, l'aerospazio, l'astrofisica, l’informatica, la robotica, cercatele, sono stupende.

E fatevi ispirare!


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