17 maggio 2022

Metaverso nel mondo dell'hospitality

Simone Puorto risponde alla rubrica Chiedimi Cos'è? sul tema dell'Hospitality del Futuro

Scopri cosa si intende per metaverso nell'hospitality e i temi delle Open Lesson della Business School

Che cos’è il metaverso nel mondo dell’hospitality?

Prima di tutto, cos’è esattamente, il metaverso? Potremmo chiamarlo realtà estesa (XR), ma è più facile spiegare l’obiettivo primario del metaverso (o, ancora meglio, dei metaversi): far interagire i suoi utenti, superare i limiti dei dispositivi (come smartphone o tablet) e immergersi in un nuovo mondo dove i confini tra ciò che è fisico e ciò che è digitale sono sempre più sfocati. Alcuni dei blocchi portanti del metaverso esistono già, come gli occhiali di realtà aumentata, i visori VR, le piattaforme blockchain, le crypto, gli NFT ecc. Altri, invece, sono ancora in fase embrionale (pensiamo al Web3). La costruzione delle infrastrutture necessarie per alimentare il metaverso andrà avanti per anni, avremo bisogno di standard e protocolli esattamente come li abbiamo per Internet oggi. Per non parlare delle preoccupazioni relative a privacy e regolamentazione legislativa. Personalmente, prevedo che gli hotel di catena saranno tra i primi innovatori/early adopter della tecnologia. Non mi sembra troppo inverosimile che i Marriott e gli Hilton del mondo inizieranno a costruire meta-versioni dei loro hotel in Horizon Worlds, Spatial e altre piattaforme, consentendo agli avatar/ospiti di incontrarsi con i loro amici nella hall o fare brainstorming nelle sale riunioni virtuali. CitizenM, catena di affordable luxury, ha già annunciato l’acquisizione di un lotto di terreno in The Sandbox, sul quale sorgerà un hotel virtuale, mentre M Social (parte del brand Millennium Hotels) ha già aperto una struttura su Decentraland.

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Qual è il vantaggio che l’industria alberghiera può trarre dal metaverso?

Nel nostro settore, solo alludere all’hospitality metaversica è sufficiente a generare un peculiare paradosso: perché il metaverso è la distopia ANTI-travel per eccellenza. Almeno sulla carta. Il Cambridge Dictionary definisce il viaggio come l'atto di "muoversi, di solito su una lunga distanza". Nel metaverso, invece, non ci sono affatto distanze. Il concetto centrale di spazio non ha senso in un ambiente virtuale. Resta, quindi, la domanda cruciale: viaggiare senza muoversi è ancora viaggiare? O è qualcos'altro? Nel suo ultimo libro, Reality+, il tecnofilosofo David Chalmers teorizza che la realtà virtuale è ANCH’ESSA realtà. Secondo una ricerca di IDC, il mercato mondiale di visori per realtà aumentata e virtuale è cresciuto del 92,1% YoY nel 2021. Inoltre, la pandemia ha messo in luce tutte le vulnerabilità del nostro settore, come la maggiore consapevolezza dell'impatto (catastrofico) che il travel ha sull'ambiente. "Le emissioni di carbonio dell'industria aerea", scrive l'analista di politica climatica Tom Green, "sono cresciute del 75% dal 1990 al 2012. Si prevede che continueranno a crescere rapidamente fino al 2050. Se non controllate, potrebbero consumare un quarto intero della disponibilità del carbonio e portare a un aumento della temperatura di 1,5 C". Trovare alternative praticabili a un settore talmente dannoso per l'ambiente come il nostro non è solo auspicabile; È, a questo punto, obbligatorio.

Esempio di hotel del futuro?

Mentre attualmente scegliamo un hotel basando la nostra decisione solo su foto, video e recensioni, il metaverso potrebbe fornire un'esperienza più coinvolgente e permetterci di "visitare" una destinazione, prenotare una camera d'albergo o un tavolo al ristorante, entrare in un museo mentre siamo seduti sul nostro divano, per poi vivere l'esperienza in real life. Nessuna immagine statica, video 2D o sito Web sarà mai in grado di offrire un'esperienza simile. Le applicazioni metaversiche sono ancora nebulose, ma potenzialmente infinite: vuoi visitare la Ciudad Perdida, Atlantide o l'Antica Roma? Puoi viaggiare indietro nel tempo e sperimentare qualcosa che non potresti (più) fare nel mondo fisico. Il metaverso può, inoltre, aiutare le persone con mobilità ridotta a fare quel viaggio che hanno sempre sognato. I motori di prenotazione virtuali, alimentati da criptovalute e NFT, potrebbero cambiare completamente il processo di prenotazione come lo conosciamo. Vale la pena ricordare che, secondo Bloomberg, il metaverso potrebbe essere un mercato dal valore di 800 miliardi di dollari, 200 in più rispetto alle dimensioni di quello del travel. Vale, quindi, la pena iniziare a familiarizzare con il metaverso, o il rischio è di perdere l’ennesimo treno tecnologico.

Simone Puorto, Founder di Travel Singularity, è docente di 24ORE Business School al Master Turismo e Hospitality.



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