09 ottobre 2024
General Manager: cosa fa, stipendio, responsabilità e competenze
Il ruolo del General Manager (GM) è cruciale all'interno di un'organizzazione. ...
Nicola Mondani arriva da un percorso di studi legato alla finanza e al management. Dopo una carriera dirigenziale, ha deciso di intraprendere l'Executive MBA di 24ORE Business School per arricchire la sua preparazione e il suo profilo manageriale con competenze nell’ambito del marketing e della gestione HR.
Ecco gli obiettivi e le aspirazioni che guidano il suo percorso lavorativo. Lasciati ispirare da questa lettura.
Dopo la laurea triennale in finanza e la specialistica in management presso l’Università Bocconi muovo i primi passi lavorativi in ruoli commerciali e tecnici presso broker assicurativi e istituzioni finanziarie; queste esperienze coniugano le competenze accademiche con l’ampliamento di soft skill come il public speaking e il confronto continuo con c-level.
Al termine dell’esperienza milanese sono approdato nel mondo amministrativo all’interno della principale realtà della lavorazione di acciaio inossidabile italiana, assumendo il ruolo di vice direttore amministrativo, per poi sposare la causa Walcor Pernigotti, come responsabile finance e controllo di gestione.
L’ultima esperienza lavorativa mi ha permesso di crescere molto rapidamente acquisendo competenze ed esperienze grazie al confronto continuo con la proprietà (Jp Morgan – Invitalia) di un socio fondo finanziario.
L’iscrizione all'EMBA mi è stata proposta dalla mia azienda come benefit, legato alla crescita professionale nell’attuale posizione dirigenziale, in ottica di completamento delle competenze necessarie per ricoprire il ruolo direttivo apicale.
L’EMBA mi sta permettendo di approfondire tematiche lavorative negli ambiti che oggi non gestisco, grazie ai quali sto iniziando a uscire dalla mia visione finanziaria, in alcuni casi miope, per esplorare nuove soluzioni che siano suitable, a 360 gradi. Mi aspetto di acquisire competenze carenti nel mio bagaglio di esperienze nell’ambito del marketing e della gestione HR.
Il networking fuori e dentro l’aula permette di approcciare persone con differenti backgroud accademici ed esperienze professionali e ciò rappresenta il vero punto di forza. La classe è infatti eterogenea per età, percorso aziendale e industry. Il confronto continuo e la modalità partecipativa individuale e a gruppi permette una curva di crescita più che proporzionale ampliando la visione lavorativa post incontri. Persone, esperienze e rapporti che in futuro spero di mantenere per un continuo confronto professionale.
Tralasciando le tante definizioni lette sui testi più disparati ritengo che il vero leader a livello lavorativo oggi debba essere poliedrico e adattarsi al contesto aziendale, nonché agli interlocutori interni, stakeholder e shareholder.
Secondo me il concetto di capo oggi è superato dal contesto lavorativo dinamico, che esula dalla presenza fisica in un ambiente fisso oltre che essere slegato dal concetto time driven ed essere sempre più target oriented. Questa normale evoluzione deriva anche dal cambiamento della popolazione lavorativa che ha subito negli ultimi 5 anni, in seguito a cambiamenti endogeni ed eventi esogeni, una forte cambio di approccio alle job tasks.
La leadership quindi va esercitata a mio modo di vedere in maniera diversa a seconda dell’interlocutore, a seguito, come indicato, di una popolazione lavorativa eterogena, adattando le proprie caratteristiche personali e professionali in modo da creare un ambiente sereno, partecipativo e sano volto alla crescita di tutte le figure coinvolte.
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