16 febbraio 2024

"La formazione come antidoto alla fuga dal Mezzogiorno"

Ce ne parla Gianandrea De Bernardis, Executive Chairman Digit'Ed, nell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Mattino.

Dov'è il futuro dei giovani meridionali? Il Sud Italia, Campania in testa, rimane infatti la terra dei giovani NEET (not in education, employment on training), ragazzi e ragazze tra i 15 e i 34 anni che né studiano, né lavorano.

Dalle pagine del quotidiano di Napoli abbiamo riassunto il punto di Gianandrea De Bernardis su questa annosa problematica. L'unica via? "Trattenere i talenti al Sud è la strada per la crescita. Plasmarne di nuovi è la sfida quotidiana e storica, che bisogna vincere affinché il Mezzogiorno non sia più una terra di transizione, ma diventi un luogo di consolidamento", sintetizza l'Executive Chairman Digit'Ed, società controllata da Nexitalia, che nel 2023 ha acquisito 24ORE Business School.

La questione meridionale non si arresta

Il dibattito sulla crescita del Mezzogiorno e sulle politiche necessarie a colmare i divari con il Nord rappresenta, da decenni, uno dei principali elementi di confronto per la politica, le imprese, per osservatori e studiosi. Purtroppo, questo confronto permanente non ha generato gli sviluppi e i progressi attesi; anzi l’impressione è quella di un perenne immobilismo: di ritrovarsi sempre al punto di partenza, nonostante un oggettivo dinamismo di riflessioni e iniziative. C’è un grande assente all’interno di questo scenario, un protagonista che troppo spesso viene adombrato o addirittura omesso: il 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗼. Si tratta invece di una questione centrale: le debolezze e criticità del nostro Paese affondano le radici proprio in un Sud sempre più a corto di investimento sulle risorse umane.

Cambiare si può, grazie alle competenze

È proprio all’interno di questo vulnus che si inserisce e colloca l’attività di Digit’Ed: l’obiettivo è quello di contribuire ad arginare l'emorragia di giovani di giovani dal Mezzogiorno, con gli unici strumenti possibili davvero efficaci: 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗲, creare opportunità, 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗰𝘂𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲.

La formazione contro la rassegnazione

La formazione è infatti l’antidoto alla rassegnazione di chi ritiene che si possa spiccare il volo soltanto se si abbandona la propria terra di origine. Un pessimismo intergenerazionale che assume la sua rappresentazione plastica nei dati forniti dagli ultimi rapporti di Svimez: tra il 2002 e il 2021 il Mezzogiorno ha perso più di 800mila giovani, di cui 263mila laureati, mentre nel 2080 il Meridione perderà il 51% dei propri giovani, diventando così l'area più vecchia del Paese. Cifre impietose, che delineano un trend reversibile a patto che si intervenga con strumenti in grado di incidere sulle fondamenta del problema.

Per invertire questo andamento 𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗲, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹’𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝗲𝘇𝘇𝗼𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 affinché il lavoratore e l’azienda possano, per osmosi, trasmettersi un duplice e reciproco beneficio.



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