03 marzo 2023

Crypto Art: come la tecnologia blockchain sta rivoluzionando il settore artistico

Una guida per saperne di più sulla nuova frontiera artistica che ha già raggiunto un volumi d'affari vertiginoso.

Questa guida ti consentirà di approfondire il tema attuale della criptoarte e scoprire nel dettaglio cosa sono le opere d’arte digitali NFT e che possibilità di investimento offrono.

Il mondo dell’arte è sempre più digitale. La Crypto Art è la nuova frontiera artistica, che sta spingendo anche il prezzo delle criptovalute verso nuovi massimi.  

Sono sempre di più gli artisti che si stanno avvicinando alla criptoarte e sono anche in notevole crescita i numeri che arrivano a toccare le aste di mercato dell’arte digitale. Il mondo della criptoarte resta vicino all’arte tradizionale solo in pochi casi, orientandosi invece verso concetti propri della finanza, della speculazione e in generale verso i collectibles di oggetti, o beni digitali, che le persone collezionano e si scambiano per passione o investimento.

La criptoarte consente di guadagnare, sia acquistando opere NFT per poi rivenderle, sia, se si ha una vena artistica, creandole in proprio nella speranza di trovare un pubblico potenzialmente interessato. 

La scelta di piattaforme attraverso cui operare è ormai varia, basta solo stare attenti a fare la scelta giusta, considerando per esempio costi, sicurezza, bacino di utenza e così via. 

Ma quindi, partendo da zero, cos’è la criptoarte, detta anche arte NFT?

Quando è nata la Criptoarte 

Nel 2014 Monegraph è diventata la prima startup a fornire agli artisti strumenti supportati da Blockchain per monetizzare le loro opere digitali.

Il fenomeno è però esploso a marzo 2021, quando un collage composto da 21.069 x 21.069 pixel di 5000 opere digitali di Mike Winkelmann (in arte Beeple) è stato venduto in formato NFT per 69,3 milioni di dollari da Christie’s.  

Cos’è la Crypto Art o NFT Art

La Crypto Art è un movimento artistico a cui partecipano, spesso in forma anonima, in modalità indipendente e senza gerarchie, artisti che realizzano grazie alla tecnologia NFT opere digitali su una Blockchain. Per questo le opere della criptoarte sono anche dette NFT Art. 

La criptoarte include tutte quelle forme artistiche che prevedono la digitalizzazione di un’opera fisica oppure la creazione di un’opera digitale.  

Attraverso i sistemi blockchain questi frames animati diventano degli NFT (not-fungible token), ovvero opere corredate di un loro specifico set di informazioni digitali che certifica l’autenticità dell’opera stessa e garantisce il diritto di proprietà a chi procederà al suo acquisto. La visualizzazione dell’opera d’arte si sposta su nuovi canali, quelli digitali, può essere fruita da chiunque in qualsiasi momento: non ci sono limiti spazio-temporali alla fruizione collettiva. Tuttavia, solo una persona (certificata attraverso la Blockchain) ne è il vero possessore.

La firma dell’artista e il certificato di autenticità sono stati riadattati alle nuove necessità imposte dal mercato digitale. Le transazioni di vendita non si muovono più su sistemi classici e attraverso pagamenti tradizionali, ma si sono proiettati anch’essi su piattaforme digitali apposite accompagnate talvolta anche dall’utilizzo di nuove monete virtuali come ad esempio i bitcoin.

In sintesi: le opere d’arte NFT sono opere digitali (o digitalizzazioni di opere fisiche) realizzate come non-fungible token. La paternità e la proprietà di un’opera di NFT Art è unica e definita dall’NFT stesso (che, essendo su Blockchain, non può essere manomesso o cambiato). La fruizione di un’opera di NFT Art, invece, è collettiva: chiunque può scaricarla e usarla come crede. 

Cosa sono gli NFT e come funzionano nel mondo dell’arte

Un NFT è il documento di identità immutabile di un file digitale. È anche detto Smart Contract. Un NFT è una striscia di codice che rappresenta un file digitale creato in un determinato momento, da un determinato autore su una Blockchain. Da quel momento esso è fruibile per tutti e acquistabile in pezzi o nella sua totalità.

Le informazioni digitalizzate di un NFT (per es: autore, data di esecuzione e poi acquirente etc) non sono mutabili, né duplicabili una volta inserite nella Blockchain. Quindi, quando si parla di NFT, mentre il file digitale può essere riprodotto infinite volte, la sua proprietà o paternità rimangono uniche.

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Cos’è la Blockchain

Una Blockchain è una catena di blocchi che contengono informazioni codificate che contengono a loro volta una serie di dati. Si tratta di una sorta di libro contabile decentralizzato, vale a dire un registro enorme di tutte le transazioni in cui le voci vengono inserite tramite la risoluzione di operazioni crittografiche (ecco perché parliamo di “crypto”).

Ogni informazione legata all’opera NFT resta invariata nel tempo e visibile a tutti, permettendo a coloro che hanno sviluppato un po’ di esperienza in questo campo di verificarne la provenienza e il tracciato storico.

Esistono molte Blockchain ma possono raggrupparsi in tre tipi: pubbliche, permission e private.

Le Blockchain pubbliche non richiedono autorizzazione per l’accesso: chiunque può quindi eseguire transazioni, partecipare alle verifiche o creare nuovi blocchi. Le più famose Blockchain permissionless o pubbliche sono Bitcoin ed Ethereum, che usano le relative cryptocurrencies (BTC e ETH).

La Blockchain più nota e più utilizzata per l’acquisto di NFT è Ethereum, alla quale negli ultimi tempi si stanno affiancando concorrenti, come per esempio Flow Blockchain, Binance Smart Chain, TRON ed EOS.

La differenza tra Bitcoin ed Ethereum

BTC ed ETH sono entrambe valute digitali, ma lo scopo principale di Ethereum non è affermarsi come un sistema monetario alternativo, ma facilitare e monetizzare il funzionamento del contratto intelligente Ethereum (il cosiddetto Smart Contract). Per questo Ethereum è il più utilizzato nel mondo della Crypto Art o NFT Art.

L'impatto ambientale degli NFT  

Come ogni azione, anche digitale, anche gli NFT hanno un impatto ambientale che dipende dal potere di calcolo della Blockchain utilizzata e dalla natura dell’operazione.

La prima Blockchain a basso impatto ambientale è Algorand che ha annunciato qualche mese fa la sua carbon neutrality (in partnership con ClimateTrade). Poiché il suo consenso non si basa su prove di lavoro ad alta intensità energetica e richiede una potenza di calcolo o elettricità minima, l’energia necessaria per eseguire un nodo nella rete è trascurabile.

Le Community in cui agiscono gli artisti NFT

Le community sono più importanti nella Crypto Art di quanto non siano gallerie o musei.  

Sono i luoghi digitali – quelli da anni frequentati dai gamersin cui un cryptoartist viene riconosciuto e apprezzato dai suoi peers. Le community più usate per la Crypto Art sono su Telegram, Discord e Twitter.

Cos’è un Marketplace di NFT Art o Crypto Art e quali sono i più importanti

Un Marketplace di Crypto Art o NFT Art è una piattaforma dove si possono vendere e acquistare opere digitali uniche, ovvero opere d’arte NFT.

I Marketplace più importanti per la CryptoArt o NFT Art sono OpenSea, SuperRare, Nifty Gateway, Rarible, MakerspaceAorist è il primo Marketplace che funziona con la criptovaluta a basso impatto ambientale Algorand.

I rischi e le tutele dei Marketplace per acquirenti e artisti

Il tema dei modelli contrattuali offerti dalle piattaforme di Marketplace, i cosiddetti Terms of Service (TOS),è noto: i timori che aleggiano intorno alle piattaforme di scambio di NFT sono gli stessi che, almeno in parte, condivide il più ampio e consolidato mercato delle cripto-attività.

Le preoccupazioni sui rischi in cui si incorre quando si opera nel mondo degli NFT nascono dalla consapevolezza che la complessità delle tecnologie (DLT, blockchain, smart contract, token, IPFS, valute virtuali) connesse agli argomenti trattati non permette di essere certi che gli acquirenti siano effettivamente informati del servizio o prodotto.

Il problema riguarda non soltanto chi è interessato ad acquistare online gli NFT, che spesso dimentica di leggere le condizioni generali o non comprende pienamente le clausole inserite nei Terms of Service, ma riguarda anche gli artisti “creatori” degli stessi NFT, che si servono delle piattaforme per pubblicizzarne la vendita; i quali, di frequente, non hanno neppure idea di quali diritti stiano cedendo e a quali obblighi essi vadano incontro.

Per questo motivo è fondamentale dare sempre un’occhiata alle commissioni e alle royalities previste dalle piattaforme, per poi fare una comparazione. Meglio non fermarsi alla prima e, oltre ai costi, capire anche il bacino di utenza che essa vanta, così da avere più possibilità.

 In conclusione, siamo solo all’inizio della criptoarte: per alcuni è ancora una “bolla speculativa”, per altri è un vero e proprio rinascimento dell’arte digitale. Solo il futuro potrà dircelo, nel frattempo gli artisti possono cominciare a sperimentare e gli investitori più curiosi possono approfondire e studiare il nuovo mercato.

La pandemia ha portato molti musei, italiani e internazionali, a fare passi avanti nel mondo digitale. Adesso, seguendo la crypto-art, l’intero settore dell’arte e della cultura può provare ad avvicinarsi al mondo digitale e al pubblico più giovane adottando nuovi strumenti digitali che possono davvero rivoluzionare tutto il sistema. 

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