28 marzo 2022

Blockchain nell’agricoltura: vantaggi e opportunità

Domenico Jacobone risponde alla rubrica Chiedimi Cos'è? sul tema della filiera agroalimentare

Domenico Jacobone risponde sul tema della filiera agroalimentare.

Cos’è la blockchain nell’agricoltura?

In agricoltura la blockchain è una grande opportunità di valorizzazione del prodotto e del lavoro degli agricoltori. Rappresenta la possibilità di creare una filiera controllata in grado di assicurare al consumatore garanzia di tracciabilità completa del prodotto che sta acquistando, ed al produttore l’opportunità di comunicare ai consumer i processi in ogni passaggio della coltivazione del prodotto.

Le certificazioni blockchain potrebbero essere definite come un attestato di “certezza digitale” con degli importanti risvolti economici e sociali, che viene richiamata anche dalla FAO nel documento Digital technology and agricultural markets. In questo contesto si legge che la blockchain potrebbe diventare uno strumento fondamentale per la valorizzazione finanziaria dei piccoli agricoltori, in particolar modo per quelli che puntano alla produzione di qualità, ma che magari oggi non hanno ancora possibilità di accesso a prestiti bancari o garanzie collaterali per il credito.

Quando si parla di “filiera controllata”?

Da diversi anni le aziende produttrici o trasformatrici sono obbligate a garantire la tracciabilità della filiera e sempre più consumatori, oltre che addetti ai lavori, comprendono il senso di questo termine.

Per filiera agro-alimentare s’intende tutto il percorso di eventi che l’alimento subisce a partire dalla fase di produzione e raccolta della materia prima alimentare, durante le fasi della trasformazione, fino al consumo da parte dell’utente finale.
La rintracciabilità della filiera è il processo che permette di ripercorrere l’intero ciclo del prodotto, dalla raccolta sino alla vendita del bene attraverso un sistema elettronico di tracciatura delle informazioni che ogni azienda rilascia lungo la filiera produttiva.
Si può definire una “filiera controllata” soltanto quella per cui tutti i passaggi e i processi che la riguardano vengono verificati, tracciati e memorizzati attraverso un protocollo di gestione come quello della Blockchain, in cui sono registrati e mantenuti a disposizione del consumatore tutti i passaggi che il prodotto subisce nel suo percorso dai campi alla tavola.

Di quali tecnologie e competenze necessita il settore agricolo?

Il settore agricolo negli ultimi trent’anni ha compiuto un balzo tecnologico straordinario, in grado di agevolare e rendere sempre più efficace un lavoro millenario ed importante come quello della produzione di materie prime agroalimentari.

Dobbiamo però dirci con chiarezza che oggi l’agricoltura non può più prescindere dalla digitalizzazione, dall’applicazione tecnologica per l’agricoltura di precisione, dalla comunicazione (e creazione di valore aggiunto per i suoi prodotti) e dalla costruzione di un e-commerce efficace, uno tra i più importanti pilastri da costruire insieme al lavoro nei campi o negli allevamenti.
Un dato interessante che trova riscontro anche nell’Indagine Ixè condotta nel settembre 2020 su più di duemila soci Coldiretti, che vede nelle tematiche più desiderate e ricercate per la formazione professionale in campo agricolo, l’innovazione in agricoltura, l’informatica, l’agricoltura di precisione, i nuovi finanziamenti, l'e-commerce, l’export e il bio.

Domenico Jacobone è un docente di 24ORE Business School, Esperto di Food Delivery, Direttore Commerciale di Hotbox, impegnato nel lancio del nuovo Master Agribusiness.



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