17 maggio 2022

Chiedimi Cos'è? con Domenico Gullì

Domenico Gullì risponde alla rubrica Chiedimi Cos'è? sul tema dell'innovazione e della trasformazione digitale in azienda

Che cos’è per lei l’innovazione in azienda?

Quando si parla di innovazione le prime suggestioni che ci vengono in mente sono laboratori fantascientifici, macchinari supertecnologici o startup americane nate nei garage. In realtà l’innovazione, prima di tutto, è un mindset, un atteggiamento, una filosofia di business: avere il coraggio di mettere in discussione certezze acquisite e valori per incamminarsi verso nuove direzioni. Significa accettare tutte le incognite del viaggio ma avendo saldo e ben chiaro il punto di arrivo: cambiare le regole del gioco!

Gli ultimi due anni hanno messo profondamente in discussione tutte le nostre abitudini, i nostri equilibri e i paradigmi del business. E’ proprio di fronte a questi cambiamenti che entra in gioco l’innovazione: sapersi continuamente differenziare, riuscendo ad essere sempre un passo avanti rispetto al mercato, sfruttando tutte le opportunità che il nuovo contesto ibrido (digitale + tradizionale) ci offre.

Quando un’azienda può considerarsi competitiva e innovativa?

La competitività di un’azienda si misura sulla sua capacità di fornire soluzioni attraverso prodotti o servizi perfettamente distinguibili dalla concorrenza, generando valore aggiunto. Sul mercato non emerge l’azienda che ha la qualità più alta, ma quella che risolve in maniera migliore esigenze e problemi dei propri clienti.

Buyer e consumatori oggi scelgono i prodotti in base ad un processo di acquisto sempre più emozionale (H2H). Le relazioni non sono fredde e rigide ma umane; richiedono engagement, trasparenza e condivisione di un punto di arrivo. Le aziende più innovative sono proprio quelle che cambiano le regole del gioco, lo status quo. E nel farlo utilizzano sistematicamente le opportunità della trasformazione digitale mettendo l’utente al centro.

Quali sono le competenze oggi indispensabili ad un manager che intenda guidare la trasformazione digitale?

Credo che per un manager oggi impegnato in un processo di trasformazione digitale, siano fondamentali 4 elementi: la conoscenza profonda del contesto aziendale (punti di forza, criticità, rischi e valutazione oggettiva del punto di partenza), la comprensione delle potenzialità del digitale per la propria realtà (non occorre essere dei tecnici specialisti ma identificare le leve della “disruption” e capirne gli impatti sul modello di business), l’essere un “rain maker” una persona e un professionista in grado di far accadere le cose e di portare il cambiamento reale e, infine, l’introduzione di team interfunzionali capaci di superare le logiche a compartimenti stagni tipiche di tante aziende. Leadership e perfetta capacità di execution completano il mix ideale!

Perché investire in un percorso formativo dedicato a questa tematica?

La digitalizzazione ci ha insegnato che i “tempi sono sempre più rapidi”. Come il mercato e le tecnologie evolvono rapidamente, rendendo obsolete quelle del passato, così competenze e conoscenze invecchiano e vengono superate. Nuovi modelli organizzativi, nuovi ruoli e nuove metodologie di lavoro trovano sempre più spazio all’interno delle aziende, nel tentativo di gestire in maniera più consapevole le contaminazioni, sempre più frequenti, tra mondo fisico e mondo digitale. Investire sulle proprie competenze di trasformazione digitale significa avere le chiavi per gestire, con grande consapevolezza, il futuro dell’azienda e il proprio futuro professionale. Il digitale è la lingua del futuro!

Domenico Gullì è docente di 24ORE Business School, Coordinatore Scientifico dell'Executive Master Digital Transformation e Nuovi Modelli di Business e relatore nell'Open Lesson Competenze e Organizzazione per convertire le aziende verso il digitale e l'innovazione.



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